ASCOLTARE UN OSSO UMANO

Valeria Bellomia

ASCOLTARE UN OSSO UMANO

L’omichicahuaztli, dalla Mesoamerica preispanica alla vetrina di un museo

Edizioni Il Papavero

Collana “Sulle Orme delle Culture”

1a Edizione luglio 2020
ISBN 978-88-3294-020-6

Roma, Museo delle Civiltà, sala delle «Americhe». Due ossa umane lavorate occupano l’angolo in basso a destra della teca dedicata al sacrificio umano. Qui condividono lo spazio con altri reperti archeologici mesoamericani che rimandano allo stesso tema. La didascalia corrispondente li descrive come due strumenti musicali. Gli aztechi li chiamavano omichicahuaztli. Ma che cosa sono davvero questi due oggetti? Come vennero realizzati e usati dalla popolazione alla quale appartennero? E, ancora, chi li ha portati via dal loro contesto d’origine, facendoli giungere in Europa e, quindi, nel museo romano? In altre parole: che storia hanno da raccontare? E poi, dal momento che si tratta di strumenti musicali, seppure di un passato lontano, è lecito chiedersi che suono emettevano e provare a riprodurlo? Ascoltare oggi il suono dell’omichicahuaztli significa ascoltare un suono antico, che proviene da un orizzonte culturale lontano e quasi inafferrabile e che ci spinge a chiederci che tipo di suono stiamo percependo oggi e in quali caratteristiche differisce dal suono che emettevano i due strumenti quando erano ancora suonati da mani indigene. Il contenuto di queste pagine tenterà di rispondere a queste e altre domande, ripercorrendo le tappe di una ricerca interdisciplinare di cui questi due reperti oggi «romani» sono stati oggetto, rivelando la stratificazione culturale che ogni oggetto museale porta con sé e le possibilità che una ricerca scientifica ambientata negli spazi di un museo può offrire, per ricostruire la biografia culturale degli oggetti che compongono le collezioni che vi sono custodite. Scopriremo allora che alcuni oggetti esposti nei musei possono essere non solo osservati, ma anche ascoltati.

Valeria Bellomia si è laureata nel 2013 in Scienze Archeologiche e Storiche presso la Sapienza, Università di Roma, nel 2017 vi ha conseguito il dottorato in Storia Antropologia Religioni con una tesi sullo studio di alcuni strumenti musicali mesoamericani esposti al Museo delle Civiltà – Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma, collaborando anche con altri musei etnografici italiani e messicani. Dal 2013 è membro della MissioneEtnologica Italiana in Messico e dal 2011 collabora con il Museo Pigorini per lo studio di alcuni reperti della collezione mesoamericana e nell’ambito dei servizi didattici educativi offerti dallo stesso museo. Ha preso parte a diversi incontri scientifici internazionali di archeologia e antropologia delle Americhe e ha pubblicato articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali.

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Volume realizzato grazie al contributo del dottorato in Storia Antropologia Religioni del dipartimento Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo (SARAS) – Sapienza Università di Roma

In copertina Codice Vindobonensis Mexicanus I. – Rep. facsímilar Madrid: Sociedad Estatal Quinto Centenario; Graz : Akademische Druckund Verlagsanstalt; México, D.F. : Fondo de Cultura Económica, 1992.

Immagini e registrazioni audio utilizzate sono state gentilmente concesse a titolo gratuito dal MuCiv -Museo delle Civiltà, in data 09/05/19