Come aiutare gli adolescenti a diventare adulti migliori

La salute mentale del bambino e dell’adolescente (CAMH) viene definita nel 2005 dalla World Health Organization – l’Organizzazione Mondiale della Sanità – come “la capacità di raggiungere e mantenere un funzionamento psicologico ottimale e uno stato di benessere generale”.  La salute mentale dei minori, in generale, è una dimensione essenziale per raggiungere il benessere soggettivo, inoltre è fondamentale per percepire, comprendere e interpretare il contesto, per adattarci ai cambiamenti dell’ambiente e per avere interazioni sociali efficaci (Lehtinen et al., 2005).

Il tema della salute mentale minorile è stato affrontato anche dal Public Act 93-0495 degli Stati Uniti d’America nel 2003. Questo documento sostiene lo sviluppo dell’autoconsapevolezza e dell’autogestione per il creare e il mantenere relazioni positive. In questo modo è possibile raggiungere il successo sia in ambito scolastico sia nella vita quotidiana.

Life Skills & Adolescenza

Poiché adolescenza è anche un periodo di passaggio tra l’infanzia e l’età adulta, è opportuno che vengano sviluppate le cosiddette Life Skills. In questo modo si riuscirà ad affrontare al meglio i cambiamenti e le sfide proprie di questa fase della vita, caratterizzata da modificazioni a livello cognitivo, fisico, psicologico e sociale che influenzano le relazioni con i pari e con gli adulti (Safyer, Leahy & Colan, 1995). Approssimativamente il 25% dei ragazzi ha vissuto almeno un’esperienza stressante nella propria vita e solitamente è relativa alla scuola o alle relazioni interpersonali. Queste situazioni hanno un impatto significativo sulla salute mentale individuale e possono essere la causa di problemi comportamentali ed emotivi (Rabbani & Mahmoudi-Gharaei et al., 2012). Per questo motivo, per gli adolescenti potrebbero essere molto utili delle strategie psico-educative focalizzate proprio sulle Life Skills (Fomeris & Danish et al., 2007).

Cosa sono le Life Skills?

Le Life Skills, identificate dall’OMS nel 1993, sono competenze fondamentali che l’individuo può acquisire al fine di incrementare il proprio benessere e di vivere in maniera efficace. Sono state suddivise in quattro dimensioni (Picklesimer, Hooper & Ginter, 1998):

    • La prima include la comunicazione verbale e non verbale, competenze necessarie per instaurare una relazione, partecipare alle attività sociali, impegnarsi nei rapporti ed esprimere i propri pensieri in modo chiaro. Vengono apprese già dalla prima infanzia attraverso l’esempio della famiglia. Tali competenze consentono agli adolescenti di imparare a comunicare in maniera efficace con gli altri e migliora l’autostima e l’autocontrollo (Blake & Slate, 1993).                                                                                                                                         
    • La seconda è composta da quelle competenze che permettono di valutare e analizzare le informazioni, identificare i problemi, stabilire gli obiettivi da raggiungere, gestire il tempo a propria disposizione e risolvere i conflitti (Gazda, 1989). 
    • La terza include l’attenzione alla nutrizione, il controllo del peso, la tipologia delle attività ludiche, gli aspetti fisiologici della sessualità e la gestione dello stress (Picklesimer & Miller,1998).
    • La quarta si riferisce alla creazione dell’identità personale ed emotiva, al mantenimento dell’autostima, alla determinazione delle dimensioni morali della sessualità e allo sviluppo del significato della propria vita. 

A cosa servono le Life Skills?

Lo sviluppo delle Life Skills in adolescenza facilita i ragazzi a vivere in maniera più funzionale (Darden, Gazda, and Ginter, 1996). Queste competenze sono alla base di uno sviluppo più efficace in quattro domini della vita: la casa, la scuola, il lavoro e la società. Grazie alle Life Skills, gli adolescenti hanno la possibilità di aumentare la propria autoconsapevolezza rispetto l’ambiente circostante, le dinamiche sociali e i ruoli da loro assunti. Inoltre, saranno in grado di ampliare le proprie conoscenze e migliorare le proprie competenze, in modo da riuscire a pianificare ed eseguire i compiti da portare a termine e costruire i propri tratti di personalità. In questo modo, imparano a gestire le loro vite in modo significativo e responsabile attraverso il controllo che saranno in grado di esercitare. Le Life Skills possono essere sviluppate attraverso una serie di attività strutturate, come i role play, i giochi e i dibattiti. In questo modo si utilizza un processo interattivo che include dimostrazioni, pratica, auto-valutazione e feedback costruttivi e di supporto. 

Le Life Skills sono indispensabili per uno sviluppo completo dell’individuo poiché rappresentano le abilità che possono essere apprese per aiutare le persone a vivere in maniera produttiva e soddisfacente (Hendricks, 1996). Alcune ricerche (Vashishtha, 2015) hanno dimostrato che le Life Skills sono le componenti chiave per sviluppare una buona capacità di leadership durante la giovinezza. 

La promozione delle Life Skills, quindi, favorisce il benessere e la salute individuale, anche attraverso la prevenzione del disagio mentale e dei problemi comportamentali. Tuttavia, queste competenze da sole non sono sufficienti a garantire azioni sempre sane e positive, ma sono sicuramente una buona base da cui partire per avere adulti migliori.

Francesca Chiara D’Ambrosio

Info

 

 

 

Bibliografia

Blake, P. C., & Slate, J. R. (1993). “A preliminary investigation into the relationship between adolescent self-esteem and parental verbal interaction”, in The School Counselor, 41

Darden, C., Gazda, G. M., & Ginter, E. J. (1996).”Life-skills and mental health counseling”, in Journal of Mental Health Counseling, 18

Fomeris, T., Danish, S. J., & Scott, D. L. (2007), “Setting Goals, Solving Problems, and Seeking Social Support: Developing Adolescents’ Abilities Through a Life Skills Program”, in Adolescence, 42 

Gazda, G. M. (1989). Group counseling: A developmental approach, Boston, Allyn and Bacon. 

Hendricks, Darryll, (1996), “Evaluation of Value-at-Risk Models Using Historical Data”, in Federal Reserve Bank of New York Economic Policy Review 2

Lehtinen Ville, Sohlman Britta, Kovess-Masfety Viviane (2005), “Level of positive mental health in the European Union: Results from the Eurobarometer 2002 survey”, in Clin Pract Epidemiol Ment Health 1: 9

Picklesimer Billie K., Denise Roberson Hooper & Ginter Earl J. (1998), “Life skills, adolescents, and career choices”, in Journal of Mental Health Counseling, 20.3

Picklesimer B. K., & Miller, T. K. (1998). “Life-skills development inventory-college form: An assessment measure”, in Journal of College Student Development, 39

Rabbani, Ali, et al (2012), “Mental Health Problems of Iranian Female Adolescents and Its Association with Pubertal Development: A Nationwide Study”, in Acta Medica Iranica, 50 (3)

Safyer, A. W., Leahy, B. H., & Colan, N. B. (1995). “The impact of work on adolescent development. Families in Society”, in The Journal of Contemporary Human Services, 76

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